Un luogo, Gragnano, che per tutto il mondo vuol dire ‘pasta’, ovvero l’unione di acqua, grano e vento, e di semole di antica ricetta.
Nella Valle dei Mulini di Gragnano, 28 mulini e 28 pastifici hanno ispirato il nome del marchio 28 Pastai, azienda che ha ricevuto il Premio Food 2022 come prodotto più innovativo dell’anno.
Il Molino e Pastificio Emidio Di Nola, nello stesso stabile dell’epoca, a picco sulla Valle dei Mulini è il luogo dove Emidio, figlio di artigiani pastai, nel 1890 comincia a lavorare in proprio e poi acquista l’opificio Pastificio Parlato.
Dopo 50 anni, il titolare ritorna nei luoghi della sua infanzia per creare la pasta migliore del mondo, quella di quel profumo d’infanzia, di quel colore giallo paglierino, che non ha mai dimenticato.
Sono 28 i formati che prende la sua semola, frutto di un’accurata selezione dei migliori grani duri della regione costiera adriatica centrale, tra Abruzzo e Molise, sulle colline frentane, solcata da fiumi e torrenti, con un dolce alternarsi delle brezze di mare e di terra.
La miscela di alta qualità è pensata per non necessitare di pesticidi e garantire una alimentazione sana, tracciata con severi controlli all’origine, sui campi, nei trasporti e nel laboratorio di produzione, dove vengono certificati persino la temperatura di stoccaggio e il tempo di essiccazione.
La massima trasparenza per i consumatori avviene tramite scansione del QR code riportato su ogni singola confezione, un riferimento proprio al singolo lotto usato per produrre il contenuto.
Il prodotto food più innovativo del 2022 è dunque la prima pasta tracciata interamente in blockchain, tecnologia a portata di smartphone, realizzata grazie alla collaborazione con Authentico, azienda campana leader nella certificazione hightech di filiera.
Un esempio dei piatti che si possono realizzare con i formati di 28 Pastai, per capirne sapore, aromi, consistenza e tenuta dei sughi, lo ha portato chef Eduardo Estatico, una stella Michelin presso il Ristorante Maxi dell’Hotel Capo La Gala di Vico Equense.
La sua cucina trae ispirazione dal Mediterraneo e si fonde con la verace cultura napoletana creando una proposta d’autore originale e creativa.
<Barbara Tassara>
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