La Sun Skin Care di Shiseido festeggia il centenario con lo speciale kit ‘Estate italiana’.
Il marchio Shiseido festeggia il centenario d’innovazione nel campo della protezione solare e lancia uno speciale kit ‘Estate italiana’, una borsa artistica che riprende le località estive italiane vacanziere (Taormina, Portofino, Capri, Porto Cervo) firmata dall’illustratore Stefano Marra insieme ai prodotti di Sun Skin Care.
Il connubio tra arte e bellezza è nel dna del marchio che ha aperto, fin dalle sue origini, Shiseido Gallery, fondata a Ginza nel 1919, nota per essere la più antica galleria d’arte del Giappone ancora aperta al pubblico.
Nei prodotti di protezione solare Shiseido sono state introdotte nuove tecnologie, come Sun Dual CareTM, in grado di convertire una porzione di luce solare in energia benefica, trasformando il sole in un prezioso alleato per la bellezza della pelle, e come SynchroShieldTM dove calore e acqua rinforzano il velo protettivo uniforme anti-UV.
L’acqua impegata come WetForce aumenta la resistenza del velo protettivo a contatto con l’uminidtà mentre HeatForce fa lo stesso grazie al calore del sole.
I solari vengono assorbiti rapidamente dalla pelle, come fossero prodotti skincare idratanti e setosi, perfetti anche come base per un make-up duraturo, minimizzano la comparsa dei segni di foto-invecchiamento come rughe, linee sottili e tono cutaneo disomogeneo.
Il vantaggio di combinare protezione solare e skincare, indossate per tutto il giorno, fanno molto di più che difendere la pelle dalle scottature solari e dallo smog estivo cittadino.
Lo spiega Kei Ujimoto, membro dello Shiseido Suncare Product Development Group, che lavora alle innovazioni solari dal 2016.
“Le temperature aumentano ogni anno, così che il team Shiseido ha iniziato a cercare nuove soluzioni, in modo che tutti possano ricominciare a sentirsi a proprio agio facendo attività all’aria aperta. Siamo ripartiti da zero e abbiamo iniziato con lo screening di quasi 200 formule e, alla fine, abbiamo trovato qualcosa di interessante. Ci sono voluti 7-8 anni in totale con gli sforzi congiunti di 30-40 ricercatori, dallo studio di base al prodotto finale”.
<Barbara Tassara>
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