ENTERTAINMENT

L’attore Pierfrancesco Favino e lo scrittore Enrico Dal Buono x Pineider

‘Come da copione’: Pineider presenta la collaborazione con l’attore Pierfrancesco Favino, ambassador del brand, attraverso un omaggio alla scrittura anche sancito dal Manifesto dedicato, composto dallo scrittore Enrico Dal Buono.

Lo stretto legame con le arti conematografiche e il racconto, diventano un ponte che unisce gli strumenti da scrittura alle meditazioni in riflessione e raccoglimento per dare forma ai personaggi interpretati.

Favino, attraverso le immagini di Pineider, racconta la sua passione per la scrittura a mano, gesto elegante e senza tempo. Il copione è una pagina di bellezza carica di emozione, di ricerca e di introspezione, per dare forma e ordine all’essenza delle parti.

L’attesa, descritta nelle immagini che Pierfrancesco Favino dedica a Pineider, è quella tra gli attimi trascorsi leggendo e poi scrivendo la trasformazione e l’evoluzione di parti e nuovi luoghi di sè stesso.

Un punto di vista romantico e umano, estremamente umano e attuale, come poeticamente cita il Manifesto, composto ad hoc per Pineider dallo scrittore Enrico Dal Buono e che riporteremo qui nella sua magnifica interezza.

La storia di Pineider prosegue dritta, ancora dopo oltre 245 anni fa, quando Francesco Pineider, il suo fondatore, sceglie di inaugurare nel centro di Firenze nel 1774 una cartoleria, che nel tempo introduce tecniche d’avanguardia, perfeziona le stampe, lavora sui caratteri e i rilievi, realizza articolati stemmi e monogrammi incisi a mano.

Alla carta si affianca la pelletteria, avvalendosi della grande tradizione toscana, e si aggiungono gli strumenti per la scrittura.

Rilevata nel 2017 dalla Famiglia Rovagnati, l’azienda si espande attraverso i monomarca di Firenze, Milano, Roma, Singapore e New York, tramite gli shop-in-shop d’importanti department stores e connessa ad importanti e-commerce del lusso, rilanciando il suo sviluppo a livello internazionale insieme a Massimo Bonini.

 

Il Manifesto

La scelta non è tra futuro e passato.
La scelta è tra tempo e nulla. Se si sceglie il tempo, si racconta.

Se si sceglie il nulla, si tace per sempre.

Perché́ raccontare significa innanzitutto contare: mettere in fila gli eventi,

dividere gli istanti in un prima e in un dopo,

dare un senso al caos dell’esperienza su questa terra informe.

La Storia inizia

con la prima parola scritta, e finirà con un foglio bianco.

La Storia inizia cioè con l’ambizione che differenzia la nostra specie da tutte le altre:

durare al di là di noi stessi.

La scrittura è un al di là in formato alfanumerico.

La Storia, un coro sussurrato di penne che cantano il tempo su pagine e fogli,

un antico balletto di lettere diretto dalla punteggiatura:

parole he si bloccano per una domanda

e poi ripartono con la rinnovata sicurezza di una maiuscola,

parole che indugiano per una virgola,

parole che dopo un accapo si buttano nell’abisso del loro domani.

Dal 1774 Pineider fornisce all’uomo gli strumenti per creare la Storia.

Strumenti che servono per salvaguardare il passato,

perché senza la rincorsa del ricordo non si può saltare verso la scommessa del futuro.

Nell’era digitale, oggi che i testi possono essere riprodotti all’infinito

e vagare illimitatamente nel cyberspazio.

Carta e Penna preservano la fragile bellezza di tutto ciò che invece non è replicabile.

L’inclinazione delle ‘l’, gli arzigogoli delle ‘g’,

le sbavature d’inchiostro, la distanza tra le parole.

Ecco le impronte digitali della personalità umana.

Noi non abbiamo un corpo: noi siamo dei corpi.

Esposti a intemperie e ferite, corpi che si sciupano, corpi da custodire.

Pineider si prende cura della nostra essenza, unica e mortale.

Il digitale è il regno immutabile dell’anonimato,

la scrittura manuale quello delle singolarità irripetibili.

Scrivere un semplice biglietto diventa così un gesto eversivo, una rivendicazione di unicità.

Impugnando una penna ci esponiamo al rischio della perdita,

ci votiamo alla certezza del mai più.

E questa decisione, che si ribella al meccanismo della serialità,

corrisponde all’autentico lusso.

 

Enrico Dal Buono


RELATED POST

COMMENTS ARE OFF THIS POST

READING

L’attore Pierfrancesco Favino e lo scrittore Enric...