Curata da Ilaria Bignotti, la personale ‘Making Spaces’ di arte informale firmata Paolo Scheggi espone presso Galleria Cardi di Milano, in collaborazione con l’Associazione Paolo Scheggi, venticinque opere In mostra fino al 15 aprile 2023, l’artista fiorentino (nato a Settignano nel 1940) esponente della ‘Pittura Oggetto’ con diramazione anche architettonica e ambientale si unisce alle discipline del teatro e delle arti performative.I principali lavori avvengono tra gli anni Sessanta e Settanta, proprio quelli selezionati ed esposti da Cardi Gallery, con l’intento di indagare l’integrazione tra design e architettura, interazione, interspazio e multimedialità.
Ricordato come uno dei protagonisti della neo-avanguardia artistica italiana degli anni Sessanta, in direzione spazialista e monocroma, l’artista stabilitosi poi a Milano stringe amicizie e collaborazioni con gli esponenti più noti del periodo, da Lucio Fontana che diventa suo mentore, Agostino Bonalumi, i fondatori di Azimuth, Enrico Castellani e Piero Manzoni, Gianni Colombo ad Alberto Biasi.
Le sue Intersuperfici, opere formate da tre tele sovrapposte e monocrome solcate da aperture irregolari ed ellittiche o perfettamente circolari, sono la matrice di una ricerca pluridisciplinare e unica nel suo genere, che in soli dieci anni attraversa tutti i linguaggi, dalla pittura all’architettura, dalla moda al design, dalla poesia al teatro.
Inoltre la sua indagine si apre in direzione performativa e in spazi urbani, dove affronta i temi del rituale collettivo e anticipa il lungo periodo della Performance Art.
Le sue opere sono presenti nelle principali collezioni pubbliche internazionali, mentre il materiale della mostra è accompagnato da un libro Silvana Editore.
<editorial staff Wemagazine>
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