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Guida ai Locali Storici d’Italia 2024/2025 per visitare nella Penisola i locali gourmet gestiti da antiche famiglie imprenditrici

Con il Patrocinio del Ministero della Cultura (MIC), è uscita l’edizione 2024/2025 della Guida ai Locali Storici d’Italia che segnala il meglio fra caffè, ristoranti, hotels e locali gourmet gestiti da antiche famiglie imprenditrici, tramandati da generazione in generazione.

Andando su e giù per l’Italia, da un luogo ad un altro, per scoprire le radici culturali di città e di provincia, la ricchezza e la diversità della cucina italiana, il patrimonio intangibile dell’ospitalità nostrana e prodotti gourmet dalla storia millenaria.

Protagoniste le famiglie che hanno saputo tramandare tradizioni e competenze e le storie che narrano di personaggi e artisti che hanno fatto la storia eppure, prima di entrare nelle pagine dei libri, si sono fermati sui tavoli e nelle camere di questi locali che sono un mix fra arti, cultura e politica.

La Guida, blingue e cartacea oppure scaricabile gratuitamente dal sito e sulla nuova App dedicata, mostra come questi Locali Storici d’Italia hanno saputo adattarsi ai cambiamenti dei tempi senza omologarsi, pronti per nuove sfide ma anche nuove opportunità, preservando sempre con responsabilità la propria autenticità.

Oltre alle schede e alle storie di ogni singolo locale, ci sono al suo interno una serie di capitoli che mettono in evidenza i principali primati dei locali storici: dai più familiari ai più antichi, dal più alto al più piccolo, dai luoghi più cinematografici a quelli più legati al calcio e al giornalismo, da quelli con connotati goliardici agli attivisti, protagonisti durante l’Unità d’Italia, ad esempio.

Nata da una iniziativa culturale dell’Associazione Nazionale Locali Storici d’Italia, è curata e diretta dal presidente dei Locali Storici d’Italia, Enrico Magenes, che ha affidato la stesura letteraria a Gabriele Conta e i disegni a Gianni Renna e Paolo Aiello.

Fra le curiosità citiamo lo storico Gran Caffè Renzelli di Cosenza che ha attraversato 220 anni di storia ininterrotta familiare o il Royal Victoria Hotel di Pisa, gestito dal 1837 dalla famiglia Piegaja, così come il Ristorante Locanda Parco Gambrinus di San Polo di Piave (Treviso) e l’Hotel Cavallino Bianco di San Candido (Bolzano), gestiti a lungo dalla stessa famiglia.

Legato a doppio filo alle vicende della famiglia Agostini è la storia del Caffè dell’Ussero di Pisa, frequentato da Carducci, Mazzini, Montanelli, Carlo Azeglio Ciampi, visto anche che è il terzo caffè più antico di Italia dopo il Florian di Venezia (1720) ed il Caffè Greco di Roma (1760).

La Pasticceria Pansa di Amalfi (Salerno) è guidata dall’omonima famiglia, che da oltre due secoli tramanda la più verace tradizione dolciaria della Costiera viceversa è una famiglia di origine bergamasca a fondare nel 1831 il Caffè Pedrocchi di Padova, il più antico e famoso della città.

Nel cuore del capoluogo siciliano si trova l’Antica Focacceria San Francesco di Palermo, attiva storica osteria dal 1834 e ha oltre un secolo anche l’ospitalità di Da Ö Vittorio a Recco (Genova) della famiglia Bisso.

Giunti nella città lagunare veneziana nel ’54 dalla provincia di Padova, i fratelli Raffaele e Giuseppe Salmaso rilevano la gestione di un piccolo bacaro su Fondamenta delle Ostreghe, che rinnovano e trasformano in un ristorante che da allora è un punto di riferimento di artisti, attori e cantanti di fama internazionale.

Il Ristorante La Bersagliera di Napoli risale agli inizi del secolo scorso, quando sulla Banchina Santa Lucia, Emilia Del Tufo preparava da mangiare per la sua numerosa famiglia, divenuta poi Donna Emilia dalla sua velocità con cui marciava di corsa, proprio come i Bersaglieri.

Il Grand Hotel Excelsior Vittoria di Sorrento (Napoli) da cinque generazioni appartiene alla famiglia Fiorentino mentre a Milano l’imprenditore toscano Cortesi ha fondato la Trattoria Torre di Pisa, diventato ben presto un simbolo dell’ospitalità meneghina più gustosa.

Giovanni Suban posa la prima pietra di quella che oggi è l’Antica Trattoria Suban di Trieste, oltre 150 anni e cinque generazioni di ristoratori prodigati per portare avanti la tradizione gastronomica locale.

Tappa obbligata di personaggi famosi, politici e letterati è il Gran Caffè Gambrinus di Napoli, guidato attualmente dai fratelli Arturo e Antonio Sergio, figli dell’imprenditore napoletano Michele Sergio che lo rilevò agli inizi degli anni Settanta insieme al genero Giuseppe Rosati, con il sogno di riportarlo agli antichi splendori di celebre galleria d’arte e sala tè.

Il Ristorante Il Vero Alfredo di Roma da oltre cent’anni rende celebri le fettuccine nel mondo e la leggenda vuole che Alfredo Di Lelio (meglio noto come Alfredo I) inventò nel 1908 la celebre ricetta delle fettuccine impastate nel semolino e condite con burro e parmigiano per la moglie Ines.


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