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Il libri più curiosi del Mese

Quattro pubblicazioni particolari portano l’attenzione dei lettori su altrettanti argomenti singolari: il galateo degli spazi nella socialità contemporanea, il mitico gioco degli scacchi, l’arte delle immagini e delle parole.

Il Galateo dello Spazio’ scritto da Samuele Briatore e Francesca Martinelli, edito da Artemide, dà preziosi suggerimenti sull’accoglienza e il modo di dedicarsi agli altri all’interno della propria casa.

Samuele Briatore, presidente dell’Accademia Italiana di Buone Maniere, Galateo e Costume, ragiona con Francesca Martinelli, fondatrice di HOOMS e specializzata nell’home staging e interior design, su come vivere e reinterpretare gli spazi con una serie di linee guida da interpretare seguendo il proprio estro e le proprie esigenze, così da conferire una precisa identità singolare ai luoghi che si abitano.

Sostenibilità, ecologia, il valore del tempo, l’identità degli spazi, la ritualità e il genius loci sono fra i temi inediti del cerimoniale sociale e dell’interpretazione dello stile personale in veste abitativo.

Altrettanto curioso, il volume sugli scacchi di Zachary Mainen e Razvan Sandru, Stefano Salis e Adolivio Capece, con le fotografie di Massimo Listri, pubblicato da Franco Maria Ricci editore.

Il gioco di società fra i più complessi e storici al mondo e le sue scacchiere sono i protagonisti di questo affascinante racconto, ‘Sulla Scacchiera – Arte e scienza degli scacchi’, che tocca il ragionamento logico, la concentrazione, la capacità di astrazione, la fiducia in sé stessi e una gran dose di disciplina, oltre a precise regole e rimandi artistici, letterari e scientifici.
I meccanismi cerebrali che si attivano durante una partita sono l’oggetto del saggio in apertura, scritto dai neuroscienziati della portoghese Champalimaud Foundation Zachary Mainen e Razvan Sandru, che presentano un’analisi dei processi mentali alla base delle varie strategie di gioco.
A questo fa seguito l’excursus di Stefano Salis, giornalista e scrittore appassionato di scacchi, che accompagna il lettore in un itinerario che racconta la nascita e l’evoluzione di questo gioco unico e antico e ne presenta i riflessi nel cinema, nelle arti figurative, nella letteratura.
L’appendice curata da Adolivio Capece, scacchista e giornalista, fornisce una sintesi delle regole basilari e propone una raccolta di partite celebri, sia vere sia fittizie, svelandone mosse e curiosità; tenendo conto che i set da scacchi sono sempre stati uno degli omaggi più pregiati da donare a re e alti dignitari dello Stato e della Chiesa, le cui collezioni private sono state fotografate da Massimo Listri.

Sempre l’arte fotografica è la protagonsita della speciale opera ‘Made in Italy’ che illustra dieci anni di lavoro di Piotr Degler, fotoreporter automobilistico che vanta numerosi premi internazionali. Quasi tutte le immagini sono inedite e realizzate appositamente per questa esperienza visiva che cerca di risvegliare emozioni a ogni giro di pagina.

Auto classiche e moderne, prototipi e vetture di produzione, ritratti nei musei dell’automobile, presso le case automobilistiche, nei centri stile italiani del settore e a casa di collezionisti, sia in Italia che sparsi in tutto il mondo.

La sezione iniziale dedicata a “The Maestros” propone undici leggende dell’automobile, che condividono i loro pensieri: Giampaolo Dallara, Leonardo Fioravanti, Marcello Gandini, Giorgetto Giugiaro, Flavio Manzoni, Paolo Martin, Horacio Pagani, Paolo Pininfarina, Ercole Spada, Alfredo Stola e Andrea Zagato.

Volevo creare qualcosa che ciascun appassionato di auto, di fotografia o di design potesse orgogliosamente esporre nel proprio salotto, condividendolo con i propri amici e risfogliandolo ogni tanto per poterselo godere. Siccome sono un perfezionista, ho tenuto il controllo totale dell’intera lavorazione che rappresenta il mio più importante progetto” dichiara Degler in attesa dell’uscita del volume a Febbraio, ma già prenotabile su https://www.madeinitalybook.com/

Dalle immagini alle parole, raccolte nel libro di Filippo Poletti da titolo ‘La grammatica del nuovo mondo’, edito da Lupetti, con premessa del filosofo Salvatore Veca.

Il giornalista ha analizzato 50 parole chiave a partire da 50 racconti di cronaca, ordinati alfabeticamente, alcune che hanno assunto nuovi valori o che hanno invertito la loro valenza (come positivo, diventato un termine negativo) e nuovi lemmi di uso diffuso comune come mascherina e smart working.

Nella grammatica pandemica, citata nella premessa del filosofo Salvatore Veca e completata dalla postfazione dello psicanalista Luigi Ballerini, trovano spazio i nomi propri di persona che hanno contribuito a scrivere le pagine del nuovo mondo.

A completare il libro, vi è la cronaca dei primi 100 giorni del contagio con l’arrivo del coronavirus in Italia, datato intorno al 30 gennaio 2020, quando furono scoperti i primi due casi positivi, due turisti di nazionalità cinese, originari della provincia di Wuhan, ricoverati all’istituto nazionale per le malattie infettive Spallanzani di Roma.

Il giornalista conduce su Linkedin il talk ‘New Normal’ e si occupa di comunicazione di impresa presso il Politecnico di Milano e in eventi nazionali organizzati da Confindustria, Richmond e HR Link; ad oggi collaboratore per oltre 30 testate, tra le quali il Corriere della Sera.

 

<Barbara Tassara>


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